Il ciclo integrato dei rifiuti: il valore di ogni singolo tassello
Un efficiente ciclo integrato della gestione dei rifiuti urbani è fondamentale per tutelare l’ambiente ma anche per sfruttare le enormi potenzialità insite in tante materie che superficialmente gettiamo via: ma che nella realtà hanno una pressoché infinita possibilità di riciclo o riutilizzo.
Perché però un ciclo integrato dei rifiuti funzioni, è
necessario che vi sia un sistema di impianti e di soluzioni logistiche che
garantiscano, a livello comprensoriale, la totale autosufficienza in tutte le
fasi processo, passando per la valorizzazione delle frazioni differenziate, per
un efficiente smaltimento e per il recupero energetico dei residui
indifferenziati. Il recupero energetico consente infatti di alimentare
termovalorizzatori (producendo energia elettrica) e cementifici, in luogo dei
tradizionali (e più inquinanti) combustibili fossili, e di ridurre
sensibilmente, allo stesso tempo, i conferimenti in discarica.
Fondamentale è ovviamente una efficiente raccolta
differenziata: tenendo però ben presente – come dimostrano di anno in anno i
dati Ispra – che pur in presenza di una buona differenziazione a monte (e nei
vari step intermedi del ciclo integrato) dei rifiuti – è imprescindibile l’avvio
a recupero energetico nei termovalorizzatori oppure in discarica.
Un ciclo integrato dei rifiuti coinvolge impianti di
trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, piattaforme di
stoccaggio/trasbordo, inceneritori, sistemi di trattamento dei rifiuti da
spazzamento, ma anche discariche finché non si riuscirà a spingere più
efficacemente verso il concetto di economia circolare, in ossequio anche alle
normative europee che fissano entro il 2030 il riciclaggio al 65% e lo
smaltimento e conferimento in discarica al 10%.
Un ruolo determinante, anche in termini di smaltimento, spetta
però agli stessi cittadini, chiamati a collaborare con scelte quotidiane consapevoli,
ad orientare l'acquisto dei prodotti verso la riduzione dei rifiuti, ad attuare
forme di riuso e ad effettuare una raccolta differenziata sempre più di
qualità. Sono queste le scelte che fanno davvero la differenza.
Ma anche alla politica che deve essere sempre più conscia che
ogni singola fase del ciclo integrato dei rifiuti, ha una sua rilevanza ed
imprescindibilità: “saltare” un anello, o fermare uno degli step intermedi,
equivale a pregiudicare le fasi successive ed inevitabilmente ad incrementare i
quantitativi di rifiuti conferiti in discarica.
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