La co-combustione e il CSS sono in contrasto con i principi europei?


E' un altro dei luoghi comuni: l'utilizzo del CSS in cementifici e termovalorizzatori sarebbe in contrasto con i principi europei.

Nulla di più FALSO. La produzione e l’impiego del CSS sono perfettamente in linea con le strategie dell’Unione Europea sull’economia circolare e rispettano pienamente la gerarchia dei rifiuti, sia dal punto di vista della produzione del rifiuto (e del successico recupero/riciclo) sia dal punto di vista dell’utilizzo pratico.

La produzione del CSS è garantita dai seguenti passaggi a valle della raccolta differenziata e del riciclo:

  •        Biostabilizzazione aerobica dei rifiuti, che ha lo scopo di abbattere la carica batterica e ridurre l’umidità del 20-25% (con una significativa riduzione quindi dei quantitativi di rifiuti da trattare).
  •         Recupero di materia residuale presente nel RSU indifferenziato (soprattutto metallo e rifiuto inerte).
  •          Rimozione del cloro organico attraverso sistemi selettivi a infrarossi (NIR).
  •         Triturazione finale del prodotto a pezzature inferiori ai 30 mm per migliorare la combustione e ridurne il carico emissivo che ne deriva.

La Commissione Europea (Comunicazione COM(2017)34) ha anzi specificamente evidenziato, in merito al recupero energetico dei rifiuti, la grande importanza e il ruolo fondamentale del CSS nel perseguimento di un’economia circolare, ed ha invitato espressamente gli Stati membri a considerare questi aspetti, a valle delle forme di riutilizzo comunque prioritarie quali la prevenzione, il riuso e il riciclo.


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